HomeARTICOLIProgetti Scuola ABC, Barbara Alberti e Benedetta Porcaroli incontrano i ragazzi

Progetti Scuola ABC, Barbara Alberti e Benedetta Porcaroli incontrano i ragazzi

Roma, 5 dicembre- “È cambiato il mondo da allora. Il nostro era fortunato per i giovani perché era tutto vietato per cui ci si poteva ribellare e andare contro i tabù. Sono contenta che questi ragazzi siano venuti a vedere una storia così arcaica che riguarda la conquista della nostra libertà”. Così la scrittrice Barbara Alberti, ospite insieme all’attrice Benedetta Porcaroli, dell’appuntamento Cinema, Storia & Società nell’ambito dei progetti Scuola ABC, intervistate dal critico Federico Pontiggia al Cinema Adriano di Roma dove hanno presentato il film ‘Vangelo secondo Maria’ di Paolo Zucca.

Tratto dal romanzo della Alberti (edito da Rizzoli e uscito per la prima volta nel 1979), prodotto da Amedeo Pagani (“la Maria inventata da Barbara è una che decide andare oltre i confini del piccolo villaggio”), girato in Sardegna e interpretato da Benedetta Porcaroli (Maria) e da Alessandro Gassmann, nel ruolo di Giuseppe, il film racconta la storia di Maria, una ragazzina di Nazareth che sogna libertà e sapienza e di scappare su un asino e scoprire il mondo. Trova in Giuseppe un maestro e un complice. I due si innamorano. Stanno per abbandonarsi alla passione, quando l’angelo dell’annunciazione rovina tutto. Il piano di Dio e quello di Maria non coincidono affatto.

“Questo film è soprattutto una storia d’amore perché è l’incontro di questa ragazzina con un gigante che la protegge- dice Benedetta Porcaroli-. È l’incidente che non avevano previsto perché poi l’amore è qualcosa di imprevedibile e sbaraglia tutti i piani che uno si prefigura in testa. Questo incontro completa anche la sua rivoluzione. Senza sarebbe stata una rivoluzione fine a sé stessa che non prevede l’altro”. E poi: “Non è un film blasfemo. Con intelligenza si può raccontare tutto. Il libro è straordinario, un piccolo capolavoro degli anni settanta. Abbiamo scomodato una figura importante come la Madonna. L’ho immaginata per la prima volta come una ragazzina qualunque incaricata di una missione divina di fronte alla quale non è preparata. È stato un ruolo molto intenso per me, sicuramente il più importante che ho interpretato”.

E Barbara Alberti: “Abbiamo avuto un’educazione cattolica, una cappa per cui la Madonna era il modello ideale delle bambine. Un’ideale molto temibile perché lei è l’icona dell’obbedienza. Una figura inventata come intimidazione per il genere femminile: una che partorisce vergine e poi ritorna tale. Qui Maria è una piccola icona della rivoluzione”.
E sul tema dell’aborto dice: “Non si deve neanche spiegare la libertà dell’aborto. È una responsabilità talmente terribile e un trauma talmente doloroso che una donna quando decide di interrompere una gravidanza non deve neanche spiegare perché. È un diritto inalienabile delle donne”.

I Progetti Scuola ABC sono promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale e sono tra le azioni strategiche della nuova programmazione FSE+ 2021-2027 della Regione Lazio. L’iniziativa è curata dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e realizzata da Zètema Progetto Cultura, in partenariato con Giornate degli Autori, Cinecittà e la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura.
Nel corso dell’incontro, introdotto da Giovanna Pugliese (Coordinatrice dei Progetti Scuola ABC) e Dina Giuseppetti (Assessorato Scuola Formazione e Lavoro di Roma Capitale) un ragazzo sordo muto ci ha tenuto a sottolineare l’importanza dei sottotitoli per l’accessibilità ai film.

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