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Festa del Cinema, ‘L’albero’ di Sara Petraglia alla sua opera prima

Roma, 22 ottobre-“L’amore è necessario per affrontare le dipendenze. Quindi da un lato l’amore è salvifico. Anche se alcuni rapporti vanno interrotti. Noi abbiamo raccontato un momento in cui un’amicizia può trasformarsi in amore. Racconto un piccolo gruppo di amici che si nutre della propria tristezza quasi autocompiacendosi”.

Così la regista Sara Petraglia che alla Festa del Cinema di Roma ha presentato il suo ‘L’albero’, in sala con Fandango a marzo. Una storia d’amore e amicizia tra due giovani adolescenti di 23 anni, ovvero Bianca e Angelica, che vivono al Pigneto a Roma e che ben presto finiscono nella spirale della dipendenza da cocaina. “Volevo raccontare la dipendenza da cocaina senza renderla protagonista. Volevo parlare di una sostanza di cui spesso si parla con giudizio, in modo caricaturale e in modo stereotipato. È una droga di cui si parla tanto, ma male”, dice la regista alla sua opera prima. E sulla genesi del film: “Ha preso diverse forme. Da sempre cercavo una storia da scrivere. Avevo quasi lasciato perdere poi ho riletto i miei appunti e fumetti e ho scoperto che tornava sempre quest’albero che vedevo dalla mia casa al Pigneto e quindi ho capito che la storia la avevo già dentro. L’ho tenuta da parte per un po’ prima di farla leggere ad Angelo Barbagallo che ha deciso di produrla”.

E il produttore Angelo Barbagallo dice: “Sara è un’artista, sono molto fiero del film che abbiamo fatto. La scrittura delle pagine era molto vera, ma non vista e consumata. Oltre a scrivere molto bene fa anche delle bellissime fotografie. Il suo film aveva un punto di vista molto originale e con dialoghi che non leggi normalmente”.
Figure femminili molto fuori dagli schemi interpretate da Tecla Insolia, nei panni di Bianca, e Carlotta Gamba nel ruolo di Angelica. Tecla Insolia dice: “Ho letto molte volte la sceneggiatura. La storia di queste due ragazze mi ha colpito per lo stile con cui veniva raccontata. Sono personaggi molto autentici. Il film non detta una morale e non parla di una generazione. La loro è un’amicizia amorosa. E la nostalgia di Bianca è qualcosa che mi emoziona tantissimo. Mi ci sono rivista molto. Spero che l’amore e la cura che c’è stata da parte nostra venga fuori”.
“Tra me, Tecla e Sara è subito scattata una magia. Sono molto contenta di aver fatto parte di questo film puro”, commenta Carlotta Gamba.

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