Puglia, 11 giugno- Quindici anni nelle piazze di Puglia con il cinema e la letteratura a fare da bussola. In un presente che consuma tutto rapidamente, il festival “Del Racconto, il Film” (DRIFFest) si prende il tempo che ci vuole per ragionare sulle cose. La XV edizione dell’unico festival del Sud Italia che associa i libri e i film ai temi sociali, torna da domani al 27 luglio in 27 appuntamenti tra Bari (un ritorno dopo due anni, tra largo Vito Maurogiovanni e l’anfiteatro del Municipio 3 al quartiere San Paolo, dove si terranno le proiezioni del Progetto Spazi civici di Comunità), Giovinazzo (piazzale Aeronautica militare), Sannicandro di Bari (corte castello Normanno-Svevo) e Mola di Bari (Chiostro monastero Santa Chiara), con quattro incontri nelle carceri (è l’unico festival pugliese a prevederlo ogni anno) di Trani e Turi.
Senza tappeti rossi, senza dive e divi, ma con “gli uomini e le donne del mondo del cinema e della letteratura che abbiano cose da dire e da mostrarci”. Parola del direttore artistico Giancarlo Visitilli che con la Cooperativa Sociale I Bambini di Truffaut, sostenuti da Ministero della Cultura e Regione Puglia, organizza un festival che sta in strada, senza vergognarsi di far Politica, offrendo, gratuitamente, alle persone uno spazio aperto e libero, per incontrare chi il cinema lo fa, chi i libri li scrive e chi crede che l’unico modo per cambiarci è incontrarsi e nutrirsi di cultura.
Un’edizione ancor più ricca di contenuti in cui confrontarsi – attraverso un film e un libro con l’ausilio di artisti, studiosi, operatori ed esperti, come da tradizione del DRIFFest e diretta evoluzione del lavoro che I bambini di Truffaut svolge sul territorio per tutto l’anno – sulle derive della politica italiana e le tentazioni revansciste, sul disagio sociale e sulle seconde occasioni, sulle famiglie (sbagliate) che ci toccano e su quelle (amorevoli) che ci scegliamo, su diversità e guerra, scoperta di sé e orgoglio femminista. “Non mancheranno le vere star: gli educatori sociali, i maestri e le maestre, gli psicologi, assistenti sociali, insegnanti, psichiatri e tutti quelli che si occupano di infanzia e adolescenza”.
Alcuni importanti ritorni a “Del Racconto, il Film”. Come la scrittrice Romana Petri, che, domani, a Mola, inaugura il festival con il suo romanzo “Tutto su di noi”: viaggio nell’inferno di una famiglia malata che farà il paio, a seguire, con la terza regia di Emma Dante, Misericordia. La celebre drammaturga siciliana interverrà con gli interpreti del film, Tiziana Cuticchio e Simone Zambelli. La serata conclusiva del DRIFFest, la Notte Bianca del Cinema&Letteratura di Puglia, il 27 luglio a Sannicandro, sarà dedicata alla speranza: ospiti che ritornano, Matteo B. Bianchi, premiato nella scorsa edizione per “La vita di chi resta”, stavolta con il suo romanzo cult “Generations of love” e l’attore e regista Marco D’Amore, autore di Caracas, splendido affresco di dolente umanità in una spiazzante Napoli noir.
Margherita Vicario, il 19 luglio, accompagnerà il pubblico di Mola nella visione del suo inno alla libertà femminile in musica, Gloria! (ospiti anche le attrici Anita Kravos e Galatea Bellugi), preceduto dalla presentazione del romanzo “Scuola di solitudine”, la vita dietro di sé svelata da Crocifisso Dentello. Primo appuntamento in carcere, il 19 giugno, nella Casa circondariale di Turi, in collaborazione con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia. “Del Racconto, il (non) Lavoro” darà spazio al coraggioso Palazzina Laf di Michele Riondino sul primo caso di mobbing italiano nel grottesco contesto dell’Ilva di Taranto. Il regista tarantino interverrà con un videomessaggio mentre a Turi a incontrare i detenuti sarà l’attore Michele Sinisi. DRIFFest rinnova la collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, grazie alla quale andranno in scena due spettacoli teatrali (unici appuntamenti a pagamento) a Sannicandro: il 26 giugno, lo show in tre monologhi, “Pressioni” di e con Daniela Baldassarra e, il 10 luglio, “Digiunando davanti al mare”, un progetto di Giuseppe Semeraro dedicato a Danilo Dolci poeta, intellettuale, pedagogo, attivista della non violenza, per la regia di Fabrizio Saccomanno. Sezione teatrale che si completa, il 27 giugno, con “Ulisse, uno di noi”, esito di un laboratorio organizzato da I bambini di Truffaut con i detenuti del carcere di Trani, a cura dell’attrice Ilaria Cangialosi, in collaborazione con Orizzonti Solidali di Fondazione Megamark.
Di guerra, con le sue aberrazioni razziste, e di un’amicizia che attraversa la storia d’Italia, si parlerà il 18 giugno a Giovinazzo, grazie a “Eravamo immortali” di Marco Cassardo e all’intenso Lubo di Giorgio Diritti, regista che sarà accompagnato dall’attore Filippo Giulini. “Il ritorno è lontano” di Alessandra Sarchi il 12 luglio a Bari metterà al centro il desiderio maternità e il senso inadeguatezza di una donna alle prese con l’affido di un bambino (nella stessa serata sarà proiettato il dramma tedesco La sala professori di İlker Çatak, candidato all’Oscar al miglior film in lingua straniera nel 2024) mentre “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna, il 25, ci parlerà di un periodo segnato dalla violenza radicale e dalla prevaricazione maschile – il Ventennio – ma anche dell’inesauribile fiducia nell’essere umano. Spazio alla distopia politica condita di femminicidi de “Il mangiafemmine” di Giulio Cavalli e all’elaborazione del lutto di una coppia di genitori in “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” di Michele Ruol.
Tutti gli incontri sono alle 19.30 a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Info: 328/4071538 o su ibambiniditruffaut.com.