Berlino, 20 Febbraio (di Laura Delli Colli)- Fra le Shooting Stars del cinema europeo, stelle emergenti europee sul palcoscenico del Festival di Berlino c’è per l’Italia Valentina Bellè che ha appena finito di girare ‘La vita accanto’ con Marco Tullio Giordana e ‘Sei fratelli’ di Simone Godano, e negli incontri con la stampa ha sottolineato la sua esperienza fondamentale, a soli 23 anni, sul set dei Taviani ma anche l’incontro con un attore nel quale ha trovato il coraggio di affrontare una carriera e un mondo che le stanno riservando già molte sorprese. Forse proprio ispirata dalla forza espressiva e dalla duttilità di un attore come Marinelli dice di non sentirsi “un’attrice accademica”: “non ho
finito completamente il percorso di studi ma la scuola mi ha dato gli strumenti per cominciare” ha raccontato incontrando la stampa italiana “E certamente per andare avanti sperando di trovare storie in cui le donne non siano solo madri , figlie o mogli”, le icone del cinema con le quali anche la sua generazione è cresciuta attraverso gli stereotipi di sceneggiature che comunque hanno segnato soprattutto la commedia.
Un esordio nel 2013, con Renato De Maria, accanto a Isabella Ferrari, molta fiction, poi un salto internazionale con I Medici accanto a Dustin Hoffman e alla star di Game of Thrones, Richard Madden. Valentina è stata in Rai protagonista di Sirene, e al cinema si è fatta notare giovanissima ne Il permesso – 48 ore fuori poi con i Taviani in Una questione privata, e diretta da Francesca Comencini in Amori che non sanno stare al mondo.
Tra le curiosità da non dimenticare il biopic su Fabrizio De André – Principe libero, accanto a Marinelli, il successo in commedia della serie Volevo fare la rockstar, poi il cinema con L’uomo del labirinto di Donato Carrisi e finalmente le Grandi Serie con una bellissima prova in The Good Mothers con il primo successo ai Nastri d’Argento. E con Lubo di Giorgio Diritti gli applausi all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.