Venezia, 5 settembre- “Il mio è un film sul desiderio di sentirsi vivi. Un desiderio che non è elitario, ma è trasversale a tutti i giovani. Fa parte di qualsiasi epoca, di qualsiasi città e di qualsiasi quartiere. Mi volevo svincolare dal cliché per cui la famiglia borghese apatica genera dei figli tristi, in realtà Enea vive in una famiglia che non è apatica, ma piena di umanità”. A parlare è Pietro Castellitto alla presentazione del suo Enea, da lui scritto, diretto e interpretato e in concorso a Venezia 80.
Enea (Pietro Castellitto) è “un eroe romantico che prova ad essere all’altezza delle sue ambizioni” e che vive in una famiglia borghese a Roma composta da un padre malinconico (Sergio Castellitto), un fratello che litiga a scuola (Cesare Castellitto) e una madre sconfitta dall’amore (Chiara Noschese). Al centro della sua vita anche l’amicizia rappresentata da Valentino (Giorgio Quarzo Guarascio), aviatore appena battezzato, con il quale condivide tante feste e lo spaccio, ma anche l’amore ovvero Eva, una bellissima ragazza conosciuta sui campi di tennis e interpretata da Benedetta Porcaroli. Nel cast anche: Giorgio Montanini, Adamo Dionisi e Matteo Branciamore.
Al centro del racconto il contrasto tra due mondi: l’alto e il basso e una borghesia poco raccontata, temi che Pietro Castellitto aveva già trattato nella sua opera prima: I predatori.
Nel film c’è anche Sergio Castellitto. “Ho provato in tutti i modi a non fare un film con mio padre. Ma nessuno avrebbe intercettato quella frequenza emotiva ironica del personaggio di Celeste come lui. Forse Adam Driver, scherzo”. E poi: “Chiamai mio padre all’una di notte: io mi addormento molto tardi, lui invece molto presto, e mi rispose sto a dormì. Era un sì”. Mentre Sergio: “Tempo prima della telefonata notturna scoprii che avevo fatto 99 titoli, il film con lui sarebbe stato il centesimo e questo mi è sembrato un amorevole segno, un po’ romantico. Ma io credo molto nei segni. Mi appassiona il sentimento che è riuscito a mettere in queste due stagioni dell’esistenza. C’è una generazione di adulti come i suoi genitori, che sono persone perbene, ma crepati e falliti dentro. Dall’altra parte ci sono dei giovani malvagi, che hanno la potenza e la forza di cercare ancora di essere romantici e tragici”.
Prodotto da The Apartment, Enea uscirà nelle sale il 25 gennaio distribuito da Vision. “Abbiamo visto il futuro del cinema italiano, siamo all’inizio di un percorso nuovo di cui Pietro sarà protagonista”, commenta Massimiliano Orfei (Vision).