Roma, 17 aprile- Dalla Festa di Roma alle sale gremite di Roma e Milano, il documentario narrativo di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes non è solo un film, ma un’esperienza umana vibrante. Come un sussurro che si propaga, il passaparola lo sta trasformando in un piccolo, prezioso caso cinematografico. Le proiezioni “tutto esaurito” e i dibattiti appassionati testimoniano un’eco profonda nel cuore degli spettatori.
San Damiano non è un semplice documentario, ma un’immersione viscerale nell’anima ferita di Roma, un viaggio catartico dagli abissi di Termini alla fragile luce della speranza. Questo film potente, accolto come una rivelazione alla Festa di Roma e insignito recentemente del premio SAMIFO Lo Spiraglio Film festival della Salute Mentale per la sua toccante autenticità, sta incendiando i cuori del pubblico con un passaparola inarrestabile. Le sale “tutto esaurito” (a Roma: Troisi e Eden; a Milano: Anteo City Life, Cinemino, Beltrade) e i dibattiti appassionati che seguono ogni proiezione testimoniano un impatto emotivo profondo, una risonanza autentica con storie di umanità dolente ma indomita. Ieri sera al cinema Troisi (con tutti i posti esauriti), si è tenuto un ulteriore dibattito pubblico di 90 minuti per approfondire i temi del film. All’incontro hanno partecipato il regista Gregorio Sassoli, il coprotagonista Alessio Mura, lo scrittore Paolo Giordano, il dottor Mauro Pallagrosi, psichiatra e il giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia, accolti da un pubblico appassionato. La sintesi emersa da questo vivace confronto? Unanime: è un film che colpisce al cuore ed è terapeutico.
Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes non si limitano a mostrare l’invisibile; lo rendono palpabile attraverso lo sguardo di Damian e dei copratogonisti (Sofia, Alessio, Christopher, Costantino, Vincent, Dorota, Felice), esistenze precarie che lottano per la redenzione. La loro vicende, crude e intrise di una sorprendente poesia, divengono metafora di una resilienza che sfida l’annientamento. San Damiano sta tracciando un solco nel panorama cinematografico grazie alla sua verità scomoda e alla sua capacità di generare empatia.
Un elemento distintivo di questo tour nelle sale sono gli incontri che accompagnano il film. I registi, insieme al coprotagonista Alessio Mura – la cui testimonianza di rinascita da un passato difficilissimo è un faro di speranza –, dialogano con il pubblico, arricchendo la visione con prospettive uniche. Figure autorevoli del giornalismo, della cultura e del Terzo Settore amplificano ulteriormente la riflessione sui temi cruciali del film.
San Damiano – un’opera prodotta da Gregorio Sassoli per Red Sparrow e Askesis film, con il sostegno di: MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, e auto distribuita (Red Sparrow)- con coraggio, sta dimostrando la potenza di un cinema indipendente che sa parlare direttamente all’anima, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi lo incontra. Le nuove date a Roma (ancora Troisi, stasera, Quattro Fontane, Nuovo Cinema Aquila) e le richieste da altre città confermano un’onda d’interesse crescente. San Damiano non è solo un film da vedere, ma un’occasione per connettersi con storie vere, con la complessità dell’esistenza e con la scintilla di umanità che arde anche nell’oscurità. Un piccolo miracolo di cinema dal vero che merita di continuare il suo viaggio.