Roma, 15 aprile- I Corti d’Argento si sono aperti nel commovente ricordo di Stefano Amadio, scomparso lo scorso venerdì dopo una lunga malattia.
Giornalista fuori dagli schemi, documentarista e grande conoscitore del cinema italiano, tanto che aveva fondato nel 2011 Cinemaitaliano.info, sito di riferimento per l’informazione cinematografica. Stefano senza dubbio aveva uno sguardo attento soprattutto verso i giovani e le opere prime.
E non è un caso dunque legare il suo ricordo ai cortometraggi e ai ragazzi. A Lampedusa nell’ambito della rassegna ‘Il vento del Nord’ si era dedicato a un laboratorio di cinema al quale avevano partecipato gli studenti del liceo dell’isola che con il suo aiuto erano riusciti a realizzare alcuni corti. Era un progetto a cui lui teneva molto legato a una rassegna ideata da Massimo Ciavarro nel 2008 con la consulenza del professor Giovanni Spagnoletti e il coordinamento di Laura Delli Colli.
E si rivolgeva sempre ai giovani anche il Premio Meno di Trenta, da lui ideato nel 2019 insieme a Silvia Saitta, un riconoscimento per artisti under 30 che lavorano nel cinema, nella tv e nel web.
“Ci ha lasciato in questi giorni un carissimo amico e collega- ricorda, prima della consegna dei premi per i Corti d’Argento, Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani sul palco insieme ai colleghi del direttivo-. Stefano si è sempre occupato del talento dei giovani. Non vorrei dire molto. Stava male da due anni, ma chiedeva sempre notizie sul cinema. Non amava la retorica. Era affettuoso e alternativo. Amava molto sua figlia Maddalena, che è cresciuta un po’ con noi ai festival di cinema. E naturalmente amava il cinema. Per una quindicina di anni Stefano è venuto con noi a Lampedusa e ieri questi ragazzi hanno postato le sue foto. Una cosa che mi ha molto commossa. Lì ha fatto una formazione di anni e insieme abbiamo costruito un’educazione al cinema in un posto che non ha il cinema. Ha insegnato a questi ragazzi come si guarda un film, che cosa è un film sul grande schermo, e come è fatta una troupe arrivando a fargli girare un corto. Questi ragazzi hanno scritto: sarai sempre il nostro regista. Anche noi vogliamo salutarlo con grande affetto”.
“Dedico questo premio a Stefano perché ho partecipato giovanissimo a Meno di Trenta”, dice poi nel corso della premiazione Francesco Ghegi vincitore del Premio Speciale per la migliore opera prima: ‘La buona condotta’.
Stefano è anche stato direttore di diversi festival, come il Festival di Spello, e anche presentatore al festival di Taormina e a quello di Ortigia.
Lo scorso 29 marzo aveva compiuto 60 anni. Lo aveva festeggiato con la sua solita ironia e il suo sorriso nonostante la malattia. Tutto il mondo del cinema e i giornalisti del SNGCI lo salutano con grande affetto.