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Civitavecchia ricorda Scola, Mastroianni e Troisi

Civitavecchia 21 marzo (Romano Milani) – Civitavecchia, nella Storia, c’è già a vario titolo. Ora è entrata anche nella storia del cinema con il film “Che ora è”, che vanta i nomi di tre tra i maggiori protagonisti della
“settima arte”: Ettore Scola il regista, Marcello Mastroianni e Massimo Troisi gli interpreti.
Il più importante porto del Mediterraneo è stato nel 1989 il set del film e a dare alla città questa consacrazione artistica, dopo i prestigiosi riconoscimenti ottenuti all’epoca alla Mostra del cinema di Venezia, sono stati Silvia Scola, che insieme al padre firma la sceneggiatura del film e Piero Pacchiarotti, Presidente della Civitafilm che ha ideato e organizzato la “Giornata” con il contributo del Comune.
Le manifestazioni sono state aperte dal convegno “Civitavecchia città del cinema – Che ora è – Civitavecchia omaggia Ettore Scola” organizzato in particolare per gli studenti degli istituti Stendhal, Guglielmotti, Galilei e
Calamatta che allora, ovviamente, non erano nati e dove ha fatto gli onori di casa la Professoressa Maria Domenica
Meloro.
A ricordare il clima che le riprese del film crearono nella città è stato l’allora Sindaco Fabrizio Barbaranelli mentre Graziano Marraffa, Presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano ha illustrato la tematica del film: il mal riuscito incontro tra un ricco padre e un figlio, militare a Civitavecchia, praticamente sconosciuti l’uno all’altro.

A restituire atmosfere e momenti di lavorazione ha contribuito un documentario con immagini dell’epoca e
testimonianze dello stesso Scola. Un ulteriore contributo è venuto dalla riproposizione della mostra delle foto di scena di Mario Tursi allestita nella ormai sconsacrata Chiesa di San Giovanni di Dio che ripropongono, però, anche squarci di Civitavecchia com’era nel 1989.
Alla “Giornata” sono intervenuti, tra i tanti, la vice Sindaca di Civitavecchia e titolare dell’Assessorato alla Cultura Stefania Tinti, l’Assessore al Turismo Piero Alessi, la Dirigente dell’Istituto Stendhal Maria Federici, la
professoressa Maria Domenica Meloro e Valentina De Gennaro delegata al Museo del film.

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