Roma, 20 dicembre- (di Giulia Lucchini) “Il cinepanettone è un genere che non si può né ignorare, né rifare. Per cui abbiamo fatto più che altro un omaggio affettuoso virando verso una traiettoria più avventurosa e verso la spy comedy. Tante volte per andare avanti bisogna andare ancora più indietro e noi abbiamo guardato anche alla vitalità incredibile della commedia all’ italiana”. Così il regista Eros Puglielli che porta in sala, dal 23 dicembre con Medusa, ‘Cortina express’ ovvero un cinepanettone 2.0 con un duo comico insolito, ma dalla grande alchimia, composto da Christian De Sica e Lillo Petrolo.
Nel cast anche Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Francesco Bruni, Marco Marzocca, Beatrice Modica, Veronika Logan e Agata Samperi. Le strade di Cortina, durante le feste di Natale, si popolano dei personaggi più diversi: dall’irresistibile viveur (De Sica) che tenta di salvare il nipote (Bruni) da un matrimonio disastroso, al cantante fallito che nessuno conosce alla ricerca dell’amore di sua figlia ovvero Dino Doni (Lillo) e infine alla discografica (Ferrari) alle prese con il rischio di fallimento e un marito un po’ ignavo (Marzocca). “Questo è il mio ventiduesimo film di Natale- racconta De Sica-. Prima c’è stata un’unione magica con Boldi, poi con Verdone, e ora ho trovato una grande alchimia con Lillo e non è una cosa scontata. Sono stato anche contento di essere tornato a recitare dopo quarant’anni con Isabella Ferrari, che ha iniziato con me in Sapore di mare. Recentemente ho interpretato il film di Virzì, e ho vinto un Nastro d’argento con i Limoni d’inverno. Erano due film duri. Avevo voglia di tornare a fare un film per le famiglie e per la sala. Eros Puglielli ha dato una ventata di freschezza”.
“Anche io ho sentito una grande sintonia con Christian, un attore che ha grandi tempi comici- commenta Lillo-. Entrambi avevamo voglia di lavorare insieme. Qui c’è anche molta della comicità che piace a me, le slapstick comedy, un po’ di Peter Sellers e di John Belushi”. “Volevamo fare un nuovo film di Natale a Cortina- dice Tommaso Renzoni-. Con Eros abbiamo a lungo dibattuto su quale fosse il tono migliore. All’inizio eravamo tutti in soggezione. È stato complesso, ma al tempo stesso semplice perché avevamo un grande cast. È un’impresa che ha dell’ideologico. Abbiamo deciso di ascoltare lo spirito che si respira nell’aria e di avere gusto e tatto pur stando sul filone di film che hanno uno storico di battute scorrette e irriverenti. Abbiamo cercato di mantenere quello spirito e abbiamo deciso di non esagerare, ma anche di non censurarci”.