Civitavecchia, 13 ottobre – Cinque storie si intrecciano attorno ad uno smartphone abbandonato in strada dopo un incidente che permette – scopre il ragazzo che lo ha trovato – di spiare chiunque.
Basta inserire il numero e si ha accesso a conti correnti, foto, video, email, messaggi e se si attiva la fotocamera in modalità spia, anche in diretta la vita degli altri. Una fantasia (ma ancora per quanto?) sulla quale Janet De Nardis, popolare “Signorina buonasera” nella tv degli anni 2000 e ora regista, ha imbastito il suo film “Good ibes” che ha conquistato il Premio della critica alla 13ma edizione dell’International Tour Film Festival, ideato e organizzato da Piero Pacchiarotti, che ne è il Presidente con Antonio Flamini alla Direzione artistica, conclusosi a Civitavecchia dopo cinque giorni di proiezioni ed eventi speciali.
La Giuria composta da Carmen Minieri, Franco Mariotti e Romano Milani (Presidente) ha così motivato la propria decisione: “Per aver costruito un thriller modernissimo e intelligente, che, con una struttura circolare e il ritmo veloce proprio del nostro presente, ci porta a riflessioni senza tempo sul nostro modo di muoverci nella realtà.
Una realtà che cellulari sempre più tecnologici rendono pericolosa. Una speranza è il ragazzo, che se ne libera e ritorna nella scena finale come la parte sana della società”.
L’edizione 2024 dell’ITFF è stata ospitata ed è la prima volta, nello storico Teatro Traiano, inaugurato a Civitavecchia nel 1844, distrutto dai bombardamenti proprio mentre compiva 100 anni e riaperto nel 1999.
Ospite d’onore l’attrice Valeria Fabrizi che ha ricevuto il neonato Premio Mafalda Molinari intitolato alla figlia del fondatore dell’omonima Sambuca.
Dopo i rituali interventi del Sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, della sua vice Stefania Tinti, della Presidente Fondazione CaRiCiv Gabriella Sarracco e del Presidente dell’ITFF Piero Pacchiarotti, a dare il via alle premiazioni, con un Award speciale alla madrina Antonella Salvucci, sono stati i conduttori della serata Alina Person e Simone Gallo.
I più festeggiati sono stati i tantissimi studenti delle scuole vincitrici del premio ITFF Award Articolo 9 della Costituzione (tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi) che, un paio di dozzine, hanno ordinatamente invaso il palcoscenico del Traiano. Sono arrivati a Civitavecchia dall’IIS Gregorio da Catino di Poggio Mirteto, dall’Istituto Comprensivo Manzoni Dolci di Priolo Gargallo, dalla Scuola Immaginazione e lavoro di Milano, dal 1° Circolo San Giacomo di Spoleto, dall’ Istituto Comprensivo Piazzale della Gioventù di Santa Marinella e dall IC Vinci e Liceo Artistico Virgilio di Empoli.
I Premi ITFF per le varie sezioni sono stati così assegnati dalle rispettive Giurie:
Animazione: Bicicleta Vermheia (Brasile) di Rodolpho Pinotti
Documentari: I am Kanaka (Regno Unito) di Geneviene Sulway
Fiction: Prova d’amore (Italia) di Denis Nazzari
Turismo: Walking with Shackleton (USA) di Roberto Serrini
Lungometraggi: Maoussi (Danimarca) di Charlotte Schioler
Colonna sonora: Amanda (Italia) di Cristiano Bendinelli
Premio degli studenti: Extraordinary voyages Galapagos (Andorra) di Olivier Bourgeois
ITFF Spotlight a Pietro Romano e Luca Martella
ITFF Special all’attrice Elena Russo, all’attore Mimmo Calopresti e al Direttore artistico dei Teatri
di Siena Vincenzo Bocciarelli,
Il Focus ITFF è stato dedicato quest’anno all’Iran rappresentato a Civitavecchia dal Direttore
dell’Istituto Culturale dell’Iran a Roma, Seyed Majid Emami.
Sono risultati vincitori:
Animazione: Eclipse di Elahe Falahian Mehrjerdi
Fiction: It Was girl di Amir Shamloo
Documentari: French Camera di Ardavan Zeini Sogh
Lungometraggi:The passion of Mahamood di Davoud Abdolmaleki.
L’ITFF non è, però, soltanto cinema. Anche quest’anno, organizzato da Marina Marucci, uno spazio è stato dedicato al teatro.
In cartellone “Love story tra Virginia Woolf e Vita Sackville West” di Valeria Moretti. Un titolo eloquente per raccontare il legame amoroso che le due scrittrici inglesi, ambedue sposate, ebbero nella prima metà del Novecento.
Ne sono state interpreti Patrizia Bellucci e Ines Le Breton. Regia e musica di Fabio Lombardi.
Un adattamento della stessa Moretti dal testo originale “Piccole mosse”, in cui interagiscono anche i
rispettivi mariti delle due famose scrittrici.