Busto Arsizio, 4 Ottobre- È andato quest’anno a due voci ‘storiche’ del cinegiornalismo radiofonico, quelle di Baba Richerme e Antonio D’Olivo del Gr1 Rai il Premio intitolato a Lello Bersani omaggio dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) al ricordo di un pioniere della radio da anni in collaborazione con il BAFF di Busto Arsizio.
È un premio che, quasi al suo decennale, sottolinea – insieme al Festival da quest’anno diretto da Giulio Sangiorgio – la professionalità e l’impegno di chi ha scelto di raccontare il cinema con una cronaca attenta a valorizzare i film, i protagonisti e tutti i nostri grandi artisti che continuano a conquistare tutto il mondo.
La consegna sul palcoscenico del Festival, in un incontro col pubblico nel quale Richerme e D’Olivo hanno ricordato, con il privilegio di aver conosciuto il grande Lello, il piacere di trasmettere ogni anno le cronache dalla Mostra del Cinema di Venezia proprio dallo quello studio radiofonico del Palazzo del Cinema del Lido, oggi ben più tecnologico, dal quale Bersani mandava in onda le sue telecronache. Di assoluto divertimento anche i loro racconti di tante serate condivise tra i protagonisti internazionali a Cannes accanto a Bersani fino all’ultimo bicchiere della notte e la memoria del suoi scoop, come l’annuncio dato a Sofia Loren dell’Oscar® vinto per La Ciociara, trasmesso subito dalla radio ma non dai tg visto che Loren e Ponti furono svegliati dalla notizia nel cuore della notte svelando una convivenza che ai tempi faceva scandalo.
Da allora ad oggi è cambiato il costume, e con il costume anche la cronaca del cinema sempre più legata alla radio, come hanno sottolineato D’Olivo e Richerme, alla legge dei tempi stretti, una regola obbligata per al radio che comunque, nell’esperienza di un buon giornalismo riesce comunque a promuovere film e protagonisti in una perfetta sintesi di notizie e emozioni.
Il Premio Bersani, promosso dai Giornalisti Cinematografici dopo una prima edizione dedicata a Sorrento pochi mesi dopo la scomparsa del grande Lello al suo ‘erede’ Vincenzo Mollica, è stato assegnato negli anni a Busto Arsizio, in collaborazione con il BAFF, a Antonello Sarno, Hollywood party, Cinecittà news, Rai Movie, a Valerio Caprara , Franco Mariotti e Anna Praderio.