Venezia, 27 agosto- L’apertura della XXI edizione delle Giornate degli Autori parla d’amore, con il più romantico dei racconti e postmoderne idee di felicità. Il regista Kohei Igarashi, homme prodige del nuovo cinema giapponese, apre il Concorso delle Giornate con Super happy forever a sette anni dalla sua presenza al Lido con Takara, la nuit où j’ai nagé (co-diretto insieme a Damien Manivel) presentato alla Mostra di Venezia in Orizzonti. Il quarto lungometraggio di Igarashi accenna al più terribile dei lutti per poi descrivere le ore in cui è nato l’amore tra i due protagonisti. Un film romantico fatto del susseguirsi di piccole cose che, senza drammatizzare la perdita e concentrandosi invece sulla gioia dell’inizio, racconta a ritroso quei dettagli che rendono le storie d’amore uniche e magiche. La proiezione del film di apertura è in Sala Perla (Palazzo del Casinò) alle 17:00.
Dall’altra parte l’amore di coppia che si apre per diventare trio, si spalanca e diventa poliamore. Federica Di Giacomo è la regista del primo degli Eventi Speciali e prima proiezione ufficiale delle Giornate: un documentario sul desiderio di felicità. Riportando all’attenzione nel mondo di oggi il testo teatrale Coppia aperta quasi spalancata diretta nel 1983 da Dario Fo e Franca Rame, il film omonimo intervalla punti di vista diversi sulla questione trattata con ironia e ammiccamenti al femminismo nell’opera di quarantuno anni fa. Può mai esistere una libertà sessuale e affettiva tale da mettere seriamente in discussione la monogamia come unico modello possibile? Con il suo stile inconfondibile, in un costante scambio tra teatro e realtà, Federica Di Giacomo fa coesistere l’idea di amori anticonvenzionali e la prospettiva opposta dell’attrice Chiara Francini, che ha portato il testo sui palcoscenici italiani ed è anche produttrice del film. L’autrice di Liberami che nel 2016 vinse il premio al miglior film di Orizzonti, torna alle Giornate dopo Il palazzopresentato nel 2021 tra i film delle Notti Veneziane. La proiezione di Coppia aperta quasi spalancata è alle 13:45 presso la Sala Perla del Palazzo del Casinò.
Nel primo mercoledì al Lido inaugura anche #Confronti, lo spazio d’incontri appena creato dalle Giornate degli Autori per dar voce, all’interno della Sala Laguna, a immagini, libri, tecnologia nell’audiovisivo, grafica e dibattito politico dell’industria cinematografica. Due sono gli appuntamenti della prima giornata. Il primo è alle 12:00 con “La cultura per la pace”, un dialogo tra lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun e Luciana Castellina, che prende le mosse dal recente L’urlo (La nave di Teseo, 2024), un breve testo scritto all’indomani dell’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.“Dovremmo pretendere il tempo del dialogo” dice Ben Jelloun, che è forse una missione per tutto il mondo della cultura. Il secondo è alle 18:00 con la genialità made in Napoli, un incontro dedicato a Gaetano Di Vaio e Enzo Moscato. Un dialogo che vuole restituire speranza a una terra piena di bellezza e disperazione. Abbinata all’incontro, l’anteprima di Dadapolis, il nuovo film di Carlo Luglio e Fabio Gargano sulla scena artistica partenopea, che attraverso la partecipazione di oltre sessanta artisti che vivono e lavorano tra Napoli e l’estero raccontano le trasformazioni di una città che mai come ora risulta tanto attuale.