Taormina, 14 luglio- Tornano i Nastri d’Argento al Festival di Taormina. Quest’anno è un compleanno importante per il festival diretto da Marco Müller perché si spengono ben settanta candeline.
Grandi protagonisti della serata d’apertura: Carlo Verdone a Christian De Sica, i due re della commedia hanno ricevuto i Nastri Speciali al Teatro Antico, e tanti altri, tra cui Giovanni Veronesi, sempre nel segno della commedia, e il Premio Oscar Giuseppe Tornatore, ora impegnato sul set.
“Grazie di cuore a una squadra che ci ha voluto- dice Laura Delli Colli, presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici italiani) e dei Nastri-. Abbiamo organizzato tutto un po’ in fretta. Anche noi abbiamo un compleanno da festeggiare tra poco, esattamente tra due anni: i nostri ottanta anni. Siamo l’unico premio istituzionale che ha deciso di dare spazio alla commedia e questo perché dobbiamo essere attenti a quello che, come giornalisti, registriamo tutti i giorni. Amiamo il cinema d’autore, e la commedia non deve essere considerata solo un genere, ma un campo enorme che ora sta passando anche alla serialità”. E poi un pensiero va anche ai colleghi in difficoltà: “Un abbraccio molto affettuoso ai colleghi di Hollywood Reporter in grande difficoltà per mesi con uno strappo definitivo che purtroppo ha congelato in questo momento questa testata. Da parte nostra va grande solidarietà”.
Carlo Verdone dice: “Con Christian abbiamo cominciato insieme sui banchi di scuola, lui figlio del grande De Sica, io di un critico. Non avevamo intenzione di fare gli attori. E ora siamo qua. Siamo sempre stati amici, è diventato perfino mio parente e questo mi fa molto piacere. Ringrazio tutti perché, anche se ne ho presi tanti (il primo premio lo presi proprio qui a Taormina per Un sacco bello e avevo al mio fianco Sergio Leone che mi rincuorava perché ero emozionato dalla montagna di pubblico), prendere ora un Nastro per la commedia dopo quarantotto anni che ci sto lavorando è qualcosa di bellissimo. Le lodi aiutano sempre per una nuova creatività. Mi sono anche adattato alla serialità e credo che l’abbiate apprezzato. Dopo l’estate uscirà Vita da Carlo terza stagione, mi deve dare la data precisa Paramount. Poi farò Vita da Carlo 4: l’ho finita di scrivere e stiamo preparando il cast. Poi chiudo con le serie e voglio fare un film”.
E Christian De Sica: “Quest’anno ho fatto il mio 115esimo film. Vi ringrazio per questo premio alla commedia che dedico a tutti gli altri attori comici che spesso hanno subito come me critiche dure. E grazie al pubblico. Vi ringrazio per aver pensato a noi due che siamo anche cognati. Anche io sono venuto qui a Taormina quando ero molto più giovane. Avevo 25 anni e presi un premio per un film che si chiamava Giovannino. Ero molto emozionato. Il pubblico di Taormina è affettuoso e fantastico e fu una festa meravigliosa. Ora ho finito un film che uscirà a Natale, si intitola Cortina Express con Lillo e Isabella Ferrari. Poi uscirà la seconda serie di Gigolò per caso con Pietro Sermonti, sempre per Prime, e poi un piccolo film tratto da un romanzo di Marco Lodoli che si chiama I fannulloni”.
Anche il Premio Manfredi, promosso dai Giornalisti Cinematografici con la famiglia Manfredi e il ricordo di Nino Manfredi con il saluto al pubblico del grande attore per l’ultima volta sul palcoscenico del Teatro Antico e le immagini del Nastro d’Argento che ha festeggiato Tom Cruise e il suo primo Mission: Impossible tra i premi dell’evento con il quale i Giornalisti Cinematografici hanno inaugurato il 70mo Taormina Film Festival.
“Ho fatto un doc che si chiama Uno, nessuno, cento Nino, e ci ho messo quella scena del commiato di Nino che si mette a ballare una sorta di minuetto- racconta Luca Manfredi-. È un momento commovente perché poi lui tornato a Roma è stato male. Ringrazio Laura Delli Colli in quanto promotrice di questo premio, una grande iniziativa per ricordare un grande artista. Mio padre ci ha lasciati nel 2004. Mio figlio è del 2000. E a una festa di mio figlio, con tutti ragazzi di sedici anni, mi sono reso conto che nessuno di loro lo conosceva. Quindi mi è venuta voglia di raccontarlo facendo un film biografico con Elio Germano, che poi lo ha interpretato magistralmente. Lo volevo fare conoscere alle nuove generazioni. È importante salvaguardare questo grande patrimonio artistico e culturale italiano che piano piano si va perdendo. Si dovrebbero istituire nelle scuole dei cineforum per fare conoscere questi grandissimi artisti come Anna Magnani, Aldo Fabrizi e così via. Il Premio Manfredi va a Emanuela Fanelli e Claudio Bisio”.
E Marco Müller: “Questo festival è stato forte quando si apriva con i Nastri. Quindi ho pensato: se dobbiamo ripercorrere la sua storia dobbiamo per prima cosa riconvincere il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici a tornare in gran forza a Taormina per lanciare quella cerimonia che era il segnale giusto perché creava un momento di sconfinamento tra il cinema italiano e il cinema internazionale. Questa deve essere la forza di Taormina”.