Roma 4 Aprile (red Cin.)-“Vogliamo che per il cinema sia un momento di riflessione importante tra attori, registi, produttori e chiunque possa dare un contributo a mettere in evidenza i punti di forza ma anche le criticità del settore e concludere gli incontri con un manifesto che non sia lettera morta.” Così Elvira Amata, Assessore per il Turismo, lo Sport, lo Spettacolo della Regione Sicilia ha concluso la conferenza stampa di lancio della prima edizione degli Stati Generali del Cinema in programma a Ortigia dal 12 al 14 Aprile prossimi Per tre giorni , ha aggiunto citando Sciascia “il cinema sarà un sogno fatto in Sicilia” e un lungo appaluso ha sottolineato nella sala dedicata ai Caduti di Nassirya l’importanza di un evento che coinvolgerà tutte le forze in campo di un settore strategico anche per la forza lavoro che esprime e impegna, un valore riconosciuto nel mondo.
Gli Stati generali del cinema, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo sono stati organizzati in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit e a Roma hanno avito anche il ‘battesimo ufficiale’ alla presenza del Ministro della Culltura Sangiuliano. “Non dimentichiamo che la Sicilia è una terra di grandi scrittori: Pirandello, Sciascia, Bufalino e tanti altri” ha sottolineato aprendo la conferenza in Senato “Ha una naturale propensione al racconto, che poi può avere la sua espressione cinematografica. È la terra del teatro classico, punto di riferimento per chi fa cinema e recitazione. Una miscela significativa che dà valore a questo territorio”. E con un intervento inviato alla conferenza la ministra per il Turismo Daniela Santanchè ha sottolineato come La Sicilia rappresenti “un esempio tangibile di come le produzioni possano trasformare un territorio attirando turisti da ogni parte del mondo. La seconda stagione di The White Lotus ha generato un significativo impatto economico di 32 milioni di euro, contribuendo alla creazione di 1.500 posti di lavoro. Si è osservato un aumento del 205% dei voli dagli USA all’Italia e del 265% da parte della Germania.
È fondamentale riconoscere la sinergia tra cinema e turismo e lavorare assieme per sfruttarne appieno il potenziale”. In questo quadro il Presidente della Regione Siciliana ha annunciato che saranno incentivate “quelle produzioni che parleranno dei luoghi siciliani, presentandoli al mondo intero. Questa non è soltanto cultura, è turismo- ha detto- è creare PIL, perché ci rendiamo attrattivi sotto il punto di vista del turismo incoming. Il nostro obiettivo è sponsorizzare la Sicilia in ogni parte del mondo, in particolar modo durante l’inverno, periodo dove la perdita di PIL è maggiore rispetto alle altre regioni”.
Da Antonella Ferrara, Direttore scientifico dell’evento una sottolneatura dei contenuti articolati in panel doversi sui singoli settori dell’indistria e della creatività: “Si parlerà del cambiamento profondo che investe il mondo dell’audiovisivo oggi e saranno analizzate tutte le possibili sinergie tra la produzione di immaginario e la stretta connessione con il cineturismo” ha detto aggiungendo che a Ortigia “non mancheranno i focus sulla produzione, sugli esercenti, sul ruolo di Cinecittà e sulle strategie delle Major televisive del settore. Il ruolo dei festival. Non mancheranno i creativi -attori, registi, sceneggiatori- al centro di tre distinti panel, in cui non si potrà parlare dell’intelligenza artificiale, degli scioperi hollywoodiani e del rapporto tra le produzioni italiane e quelle estere”.
Dal Ministro Sangiuliano una sottolineatura relativa allo stato di salute del cinema e all’impegno del Governo : in particolare sulla rimodulazione dei contributi al cinema “nell’area dei selettivi abbiamo previsto uno stanziamento consistente di 52 milioni per quei prodotti televisivi e cinematografici che vorranno raccontare la storia di personaggi dell’identità nazionale. Chiunque si voglia esercitare sul racconto della storia nazionale – ha aggiunto – troverà un maggior sostegno perché l’intervento pubblico si giustifica anche per questo: dobbiamo sostenere il racconto della nostra storia”.
Intorno agli argomenti degli Stati Generali alla conferenza è seguito, infine, uno scambio a distanza sul cinema : “E’ normale che ogni governo dia un indirizzo relativo alla sua sensibilità e priorità”. Ha commentato , rispetto alle parole del Ministro, il presidente dell’ Anica, Francesco Rutelli. “Ma bisogna soprattutto considerare che il cinema è un’industria, non è un settore che attende quei sostegni che arrivano sotto forma di incentivi e tax credit, strumenti di crescita del comparto che, tra l’altro, si trova a misurarsi con una competizione internazionale feroce, con finanziamenti pubblici più ampi di quelli italiani in alcuni paesi, vedi Francia, ed incentivi ai privati straordinariamente più penetranti di quelli che diamo noi, vedi Spagna o Regno Unito”.
E ha concluso “Quando creammo il tax credit la logica era quella di creare un meccanismo di incentivazione per un settore industriale. E i dati di Cdp testimoniano che ogni euro speso nel cinema ha un moltiplicatore del 3,5% a beneficio del nostro Paese. Sono contento che oggi ci sia stata una concorde valutazione di tutte le Istituzioni, a partire dalla Sicilia che ha messo questo tema al centro”.
In una dichiarazione che riporta in particolare Cinecittà news, anche in relazione all’appuntamento in arrivo a Roma, sui temi più caldi dell’industria dalle sigle associative del settore l’intervento del Sottosegretario Lucia Borgonzoni che ritiene, però,
“sorprendente e dannosa”, visto il dialogo che con le categorie del cinema il Goveno da tempo portando avanti proprio “l’affermazione fatta da alcune associazioni che operano nel mondo del cinema quando lamentano, nel dettaglio, che l’industria si starebbe fermando”.
“Questi stessi operatori sanno bene, avendo inoltrato circa 1.100 domande di finanziamento, che i meccanismi di sostegno al settore procedono senza alcun decremento rispetto al passato, se non per quelle dinamiche determinate dal mercato”. Lucia Borgonzoni ha aggiunto che “gli interventi che stiamo facendo nel settore, non volti a tagliare i fondi ma a razionalizzare il comparto per evitare il ripetersi di abusi e distorsioni come avvenuto nel passato. Il settore dell’audiovisivo e del cinema è per il ministero della Cultura fondamentale e centrale. Ciò considerato, abbiamo stanziato, anche quest’anno, 700 milioni di euro per finanziarlo. Si tratta di tutt’altre cifre rispetto ai 250 milioni che il comparto percepiva, per esempio, nel 2016. Solo il paragone tra questi ultimi due numeri – conclude la sottosegretaria – dovrebbe far riflettere molti di coloro che oggi lanciano grida di allarme che, inevitabilmente, appaiono, quantomeno, fuori luogo”. Le valutazioni nel merito delle associazioni nell’appuntamento in programma al Cinema Adriano di Roma.