Venezia, 19 marzo- Al via domani a Venezia la quattordicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università: si svolgerà dal 20 al 23 marzo in forma ‘diffusa’ a Venezia, a partire dall’Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino e in altre sei sedi, tra musei e istituzioni culturali della città, con tantissime proiezioni, tutte a ingresso gratuito. E’ prevista per le alle 17.00 di mercoledì 20 marzo l’inaugurazione ufficiale di questa edizione con i saluti istituzionali del Prorettore al Diritto allo studio, Elti Cattaruzza, dell’Assessore all’Università del Comune di Venezia, Paola Mar e del Direttore Generale della Fondazione di Venezia, Giovanni dell’Olivo.
Anche per questa edizione il manifesto è firmato da Manuele Fior con uno splendido scorcio che ben racconta le atmosfere di una Venezia notturna e affascinante, traghettando idealmente gli spettatori al primo programma del festival, quando lo Short si aprirà già dalle 14.00 con uno spazio dedicato a due partner: Venezia Comics, ormai consolidata rassegna lagunare di fumetto e cultura pop che assegnerà anche il premio per la migliore animazione, e WeShort, la piattaforma del cinema corto on demand. Per l’occasione, sarà proiettato anche un WeShort Originals: Safari scritto e diretto da Leonardo Balestrieri, un corto drammatico a tematica LGBTQ+. Il cinema giovane, anzi giovanissimo, caratterizza il programma che segue, dedicato a opere realizzate da studenti di Ca’ Foscari o in realtà lagunari, come avviene per i quattro cortometraggi girati collettivamente dagli studenti della summer school Films in Venice and Filming Venice, organizzata dalla Venice International University e altre importanti istituzioni internazionali. Ci sarà spazio anche per una giovane videoartista cafoscarina, Elizaveta Zalieva, che presenterà due sue opere. Prima dell’inaugurazione ufficiale ci sarà poi la possibilità di ammirare i quattro cortometraggi che compongono quest’anno il programma ricorrente East Asia Now, a cura di Stefano Locati e dedicato alle tendenze “brevi” provenienti dall’Asia Orientale. Gli spettatori ritroveranno il filippino Sonny Calvento con Primetime Mother e potranno scoprire registi in grande ascesa come Nelson Yeo e il giapponese Igarashi Kohei, entrambi reduci da successi al Festival di Locarno.
Dopo l’inaugurazione, ad attendere gli spettatori sarà, alle 17.30, una completa immersione nel magico mondo di Joanna Quinn, animatrice inglese vincitrice di numerosi premi, tra cui BAFTA ed Emmy, e candidata all’Oscar per due volte. Dopo una conversazione con Davide Giurlando, docente del Master of Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari ed esperto d’animazione, l’artista presenterà infatti tre cortometraggi, tra i quali anche l’ultimo Affairs of the Art – candidato all’Oscar – e sarà protagonista di un workshop, nel quale svelerà al pubblico alcuni dei segreti della sua tecnica d’animazione. Alle 20.00, la prima serata del festival sarà invece dedicata al Concorso Internazionale, il cuore della manifestazione che la Direttrice artistica Roberta Novielli quest’anno ha commentato dicendo: “La qualità dei corti è sorprendentemente alta, sicuramente migliorano le tecnologie, ma c’è anche una maggiore coscienza tra i giovanissimi registi di quanto il mezzo filmico possa essere espressivo.” Dei trenta cortometraggi selezionati, tutti prodotti nell’ultimo anno da studenti di università e scuole di cinema da tutto il mondo, si vedranno i primi sei, a partire da La Notte, animazione tutta italiana realizzata al CSC di Torino da Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso. Non mancheranno però neppure opere che trattano il tema della guerra concentrandosi sulle conseguenze che essa ha sui più piccoli, un motivo ricorrente quest’anno, come si può vedere in Father’s Footsteps del siriano Mohamad W. Ali e nell’iraniano The Borders Never Die di Hamidreza Arjomandi. A decretare i vincitori quest’anno sarà una giuria internazionale tutta al femminile composta dalla regista italiana Antonietta De Lillo, dalla sua collega iraniana Ghasideh Golmakani e dalla critica e programmatrice statunitense Cinthya Felando; alle quali sarà dedicato un programma speciale il 22 marzo.