Roma, 19 Marzo (Red. Cin.)- Le Ambasciatrici di Armenia e di Romania, Tsovinar Hambardzumyan e Gabriela Dancau, sono salite per la seconda volta sul podio del Francofilm 2024 e stavolta insieme, per ricevere, rispettivamente, il Premio della Giuria e il Premio del Pubblico che i film dei loro Paesi avevano già conquistato nel 2022 e nel 2019. Quest’anno l’Armenia si è imposta con Aurora sunrise’s (L’alba di Aurora )e la Romania con Des gens bien (Gente per bene) di Paul Negoescu. La Giuria della 14ma edizione del Francofilm ha così motivato la decisione di sancire all’unanimità la vittoria di Aurora sunrise’s di Inna Sahakyan: “Con un avvincente e drammaturgicamente esemplare intreccio di materiali d’archivio, immagini di animazione e frammenti di un film quasi perso, sommando quindi alla realtà la memoria, la protagonista porta al presente, con l’intento di diffonderne consapevolezza ma non si può non includere l’ammonimento, un crimine di cui è rimasto vittima il suo popolo più di un secolo fa. Un genocidio che ha travolto le vite ma non le identità. Un film sull’importanza della parola e della testimonianza”.
La Giuria era presieduta da Romano Milani, Segretario generale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e composta da Mathilde Pois-Fournier, laureata con un master di ricerca in cinema e audiovisivo all’Università Sorbonne Nouvelle e per la prima volta da tre studentesse di cinema all’Università La Sapienza: Federica Angelini, Rita Cocco, Eleonora Lavia. “Un film per noi molto rilevante per diverse ragioni – ha sottolineato l’Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia Tsovinar Hambardzumyan nel ritirare il premio – E’ basato su una storia vera, la vita di Aurora Mardiganian, sopravvissuta agli orrori del genocidio armeno che ha visto con i propri occhi, trovandosi poi ad affrontare la sfida più difficile della vita: restare una persona umana nonostante tutti i colpi crudeli del destino”.
Una sfida che ha portato avanti con forza per poco meno di 80 anni: ne aveva 14 quando è iniziata la strage (si calcola 1 milione mezzo di armeni sterminati) ne aveva 93 compiuti da meno di un mese quando è morta Los Angeles che
era riuscita a raggiungere dopo tre anni di inenarrabili traversie. A lei, in Armenia, è intitolato un premio
destinato “Agli eroi dei nostri giorni che con le loro azioni – ha spiegato l’Ambasciatrice – contribuiscono a
preservare la vita e a promuovere i valori dell’umanità”.
La Romania ha conquistato il pubblico del Francofilm con Des gens bien (Gente per bene) di Paul Negoescu: un poliziotto ottiene un incarico in un piccolo paese dove si illude di concludere tranquillamente la sua carriera…
“È un riconoscimento del valore della nuova ondata del cinema romeno – ha sottolineato l’Ambasciatrice Gabriela
Dancau – giustamente considerato da artisti, critici cinematografici, uomini di cultura uno dei migliori prodotti di
esportazione della Romania. Con la nostra Accademia a Roma – ha aggiunto – ci stiamo anche impegnando per lo sviluppo di una diplomazia culturale che incoraggia il dialogo fra i popoli, la conoscenza delle culture, lo scambio di idee, contribuendo così a una migliore comprensione e al desiderio di costruire un futuro comune”.
I film in cartellone alla 14ma edizione del Francofilm provenienti dai Paesi aderenti all’Organizzazione della Francofonia, erano 16, ma a contendersi i due Premi 13 in rappresentanza di Armenia, Belgio, Bulgaria, Burkina Faso, Canada-Quebec, Capo Verde, Guinea-Bissau, Lussemburgo, Moldavia, Monaco, Romania, Svizzera e Tunisia. Francofilm è il Festival del cinema francofono ideato e coordinato dall’Institut français – Centre Saint-Louis di Roma, in collaborazione con le Ambasciate e le Rappresentanze diplomatiche dei Paesi aderenti al Gruppo degli ambasciatori di lingua francese (GAF) di Roma e patrocinato dal Festival Internazionale del Cinema Francofono di Namur (FIFF).
Hanno dato appuntamento al 2025 il Direttore del Centre Saint-Louis François-Xavier Adam e la Coordinatrice delle attività culturali e responsabile della programmazione del Francofilm Nolwenn Deslile, dopo la premiazione e prima della proiezione di“Second tour”di Albert Dupontel, interpretato da Cécile de France e dallo stesso regista. Il Francofilm ha ospitato anche l’anteprima de I sopravvissuti con la presenza del regista Guillaume Renusson. Samuel è sopravvissuto ad un incidente stradale in cui è morta sua moglie. Torna nello chalet di montagna in territorio italiano dove hanno trascorso tanti momenti insieme e scopre che vi si è rifugiata una profuga afgana. Lo ha portato sui nostri schermi la No.Mad Entertainment di Lydia Genchi.