Roma, 6 marzo- “Sarà un festival autoriale e cinefilo con un respiro internazionale”. Lo dice Giulio Base neodirettore del Torino Film Festival alla presentazione del progetto della 42esima edizione. Un’edizione che partirà il 22 novembre al Teatro Regio con un opening di charme, tante star e un grande film, forse in anteprima mondiale. Quest’anno la retrospettiva sarà su Marlon Brando (lo scorso anno, con il direttore artistico Steve Della Casa, fu su Sergio Citti): “Ci saranno 24 film. Ho un’ossessione per lui e ho letto quasi tutto su di lui. L’ho scelto perché è l’attore più grande di tutti i tempi e ha cambiato per sempre la recitazione”, dice Giulio Base.
Nel rispetto della tradizione ci saranno comunque tante novità. Innanzitutto meno film. Si passa da 180 a 120, per avere un programma “più semplice senza essere inondati dai titoli”. Ci saranno quattro sezioni competitive: il concorso (16 film in anteprima mondiale e internazionale); il concorso documentari (16 titoli senza distinzione tra nazionale e internazionale); il concorso cortometraggi (24 corti) e infine la nuova sezione ‘Zibaldone’, uno spazio libero con 24 titoli e un premio del pubblico. Due invece saranno le sezioni non competitive: quella fuori concorso con 16 film molto popolari e un menù inclusivo e la già citata retrospettiva su Marlon Brando.
Questa edizione del TFF diretta da Giulio Base sarà in continuità con il passato e al tempo stesso stringerà l’occhio alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere quell’anima forte e di ricerca che il TFF ha sempre avuto e portato avanti. Per cui anche largo spazio ai giovani a cominciare dalla squadra di selezionatori composta da Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione: tutti giovanissimi.
Per proseguire con l’intento di Giulio Base ossia che il festival abbia un’anima giovane. “Ho visto nascere il Torino Film Festival, che allora si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani, ho respirato l’aria di quegli anni anche se ancora giovane, sono stato testimone del fermento e del cambiamento sociale e culturale nella Torino di inizio anni ’80 – racconta-. L’ho seguito a distanza negli anni e ora essere qui è per me molto emozionante. Il 42° TFF l’ho costruita pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dar vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita”.
“Il suo entusiasmo si tocca con mano. Lo abbiamo già visto e sono convinta che ne avremo prova ancora nei prossimi mesi: Giulio Base si dedicherà a questa nuova avventura con tutta la passione che da sempre nutre per il cinema, custodendo l’eredità del festival e contribuendo con le sue idee a dare ulteriore lustro e slancio a una rassegna che in Italia e dall’estero è vista come uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del cinema. Puntare sui giovani, una chiave vincente” commenta il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.
“Il festival di Giulio Base mantiene saldo il timone sull’anima fondante del TFF ma sicuramente saprà stupirci con delle importanti novità, interpretandolo con le sue tante anime di autore, regista, attore e produttore – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Lo ha dimostrato sia nel suo progetto presentato in occasione del bando e lo confermerà, ne sono sicuro, anche da oggi in avanti. Non posso che augurare buon lavoro a lui e a tutta la squadra”.
“Mancano otto mesi al prossimo Torino Film Festival ma già si delineano le linee principali di questa edizione, nato dai giovani e per i giovani, e che ai giovani deve continuare a rivolgersi, utilizzando anche i nuovi linguaggi del cinema e le sue evoluzioni – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Resta un festival originale e indipendente, legato al territorio ma al tempo stesso capace di intercettare i grandi cambiamenti della critica cinematografica internazionale”.