Roma, 22 ottobre- “Io non racconto l’omosessualità o l’eterosessualità, io racconto le persone come sono fatte. Senza avere nessuna censura nella mia testa”. A parlare è Ferzan Ozpetek che ha presentato alla Festa del Cinema di Roma il suo nuovo film: Nuovo Olimpo. Alla fine degli anni settanta , due giovani, interpretati da Damiano Gavino e Andrea Di Luigi, si incontrano per caso in un vecchio cinema e si innamorano perdutamente. Un avvenimento inaspettato li separa. Ma per trent’anni inseguono comunque la speranza di ritrovarsi perché si amano ancora. Nel cast anche Aurora Giovinazzo, Jasmine Trinca, Greta Scarano e Luisa Ranieri.
“Volevo raccontare questa storia da otto anni- dice il regista-. Era quasi un’esigenza perché mi era rimasta dentro. Sono andato avanti negli anni pensando sempre a questo progetto e poi ne ho parlato con Gianni Romoli (ndr. ha scritto insieme a Ozpetek la sceneggiatura del film). È semi autobiografico. Non tutto, ma quasi. Ci sono molte cose della mia vita dentro”. Sicuramente c’è quell’Italia che ha amato e scelto: “Volevo raccontare l’Italia degli anni settanta. Certo, ricreare quel cinema e quei luoghi mi metteva molto ansia. Ma la nostra scenografa, Giulia Busnengo, è stata molto brava. La casa dove loro si incontrano è perfetta. Anche la truccatrice, Alessia Iacino che ha invecchiato gli attori, è stata bravissima. Sono molto contento dei miei attori. Abbiamo lavorato, studiato e pensato le cose insieme”.
E sull’omosessualità raccontata al cinema. “Un critico americano mi fece un’intervista per l’uscita della Dea Fortuna in America. Lui mi disse che ero stato troppo in anticipo sui tempi quando feci il Bagno turco, e l’America non era ancora pronta per i miei film. I dvd li mettevano nel reparto gay.
Un giorno sarà meraviglioso quando non ci saranno un locale gay, uno eterosessuale, un locale determinato con cose specifiche. Quando ci saranno locali per tutti e non si dirà più quello è un genitore gay e quello no, i genitori lo sono per tutti. Non ci sono le divisioni. A me piace nella vita lo scambio e l’affetto. I sentimenti e le emozioni sono bellissimi, non bisogna catalogarli e averne timore”.
Tra le attrici anche Luisa Ranieri, nel ruolo della cassiera del vecchio cinema: il Nuovo Olimpo. “Sono recidiva. È la mia terza esperienza con Ferzan e quando ti chiama è sempre una festa. Anche ai personaggi che sulla carta sono piccoli dà sempre una chiave e un colore in più. Mi ha fatto truccare come Mina negli anni settanta, interpreto una cassiera che vorrebbe essere un po’ come lei. Abbiamo costruito ogni scena. Ci sono venute idee. Abbiamo raccontato un po’ la solitudine di questa persona che sta sempre al telefono, riempie un vuoto, ma non parla con nessuno in realtà. Sulla carta era un ruolo molto piccolo e insieme lo abbiamo farcito”.
Il film non andrà al cinema, ma sarà direttamente su Netflix. “Netflix mi chiamava dicendomi addirittura se volevo fare una strada anni settanta. Io ho bisogno di limiti, pensavo ma sono matti questi. Non uscire in sala è una strana sensazione come fare una cena in due o in tre. Al cinema fai una cena enorme di venti persone. Mi piace però che i miei film entrano nelle case delle persone. Questo andrà in ben 190 paesi. Non avrò l’ansia dei premi. Sono contento e felice in questo momento. Poi se arriveranno messaggi brutti sul film cambierò idea”, conclude Ozpetek.