Roma, 10 ott. – “La Regione Lazio ha sempre investito tanta energia e tanta ‘numismatica’: siamo sempre stati un soggetto erogatore, ora vogliamo essere anche un soggetto programmatore, perché è importante pianificare i contenuti e non solo erogare i fondi”. A dirlo è Lorenza Lei, responsabile della divisione cinema della Regione Lazio, intervenendo al ‘Mia’, il Mercato internazionale dell’Audiovisivo, in corso al cinema Barberini di Roma.
“La strategia che intendiamo intraprendere punta a mettere a filiera tutto il sistema del cinema e dell’audiovisivo – spiega Lei – il Lazio è terra di cinema, di set naturali, da Roma ai laghi, dal mare alle montagne: i territori laziali hanno conquistato gli occhi di tanti spettatori italiani e stranieri”.
Il nuovo bando ‘Lazio Cinema International’ – che si aprirà il 29 novembre per chiudersi il 10 gennaio – è il quidicesimo in otto anni ed è in linea con gli ultimi due. Lo stanziamento è pari a 5 milioni di euro per finanziare le coproduzioni internazionali, beneficiari potranno essere solo le pmi e non le grandi imprese, con un tetto massimo pari a 500.000 euro. Per la terza volta si utilizzerà la graduatoria provvisoria per la valutazione della commissione, superando lo sportello e il ‘clic day’.
Cinema: Angelilli (Regione Lazio), ‘formazione aggiornata e nuove competenze per settore strategico’.
“Occorre fare ancora di più, perché abbiamo bisogno di formazione aggiornata e nuove competenze, in un settore presente e dinamico, per noi strategico”, sottolinea Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore regionale per lo sviluppo economico, intervenendo al ‘Mia’, il Mercato internazionale dell’Audiovisivo, in corso al cinema Barberini di Roma, portando i saluti del governatore regionale Francesco Rocca.
Angelilli prosegue:“il settore del cinema e dell’audiovisivo è per noi centrale, dal punto di vista economico e occupazionale: un asset strategico prioritario per la regione Lazio. È un settore che guarda all’Europa e al mondo e il cinema dà un grande contributo dal punto di vista della cultura, del turismo, della valorizzazione del patrimonio e del territorio, dove operano 23.000 addetti in migliaia di imprese”.