Roma, 19 Settembre – “Tanti titoli diversi, storie nuove e nuove sfide. Netflix è tutto questo e il futuro è composto da storie autentiche, coraggiose e uniche. Vogliamo raccontare i temi urgenti del presente, con protagoniste delle donne fuori dagli stereotipi e moderne. Tante storie con personaggi pieni difetti e l’aspirazione ad avere diritto alla felicità. E tanti registi che non hanno paura di raccontare il sentimento. Abbiamo l’ambizione di portare le nostre storie al pubblico e l’Italia in tutto il mondo”. Così Eleonora “Tinny” Andreatta, vice Presidente per i contenuti italiani in Netflix e alla guida del team che si occupa dei contenuti italiani, alla presentazione della line up delle produzioni italiane che arriveranno sul servizio d’intrattenimento in streaming nel prossimo futuro.
Da Il treno dei bambini, diretto da Cristina Comencini e tratto dal bestseller di Viola Ardone, un film epico e struggente. “Il libro è bellissimo, questa è una storia straordinaria popolare e di tanti bambini che nessuno conosce e che unisce il nostro cinema con una grande storia epica”, dice la regista. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri al Fabbricante di lacrime di Alessandro Genovesi, film ispirato all’omonimo romanzo di Erin Doom, uno dei più importanti casi letterari degli ultimi tempi, il libro più venduto in Italia nel 2022.
E poi due serie: Storia della mia famiglia per la regia di Claudio Cupellini “Volevo raccontare una storia sulla mia più grande paura: quella di rimanere solo”) , la storia di una famiglia improbabile, di uno sgangherato e amatissimo clan a cui Fausto impone responsabilità inattese e la serie young adult Adorazione per la regia di Stefano Mordini, liberamente tratta dal romanzo omonimo di Alice Urciuolo che racconta la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite.
Tanti ritorni come la serie Tutto chiede salvezza 2 sul tema della malattia mentale, diretta da Francesco Bruni e liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, con Federico Cesari (“materiale emotivo ricchissimo, è stato un privilegio poterla interpretare”) e Fotinì Peluso, e La legge di Lidia Poët 2 di Matteo Rovere, Letizia Lamartire e Pippo Mezzapesa con Matilda De Angelis su “un personaggio storico che meritava di essere conosciuto”, come dice Letizia Lamartire. Ma anche la rivisitazione del romanzo storico che travalica il tempo e racconta il presente ovvero Il Gattopardo con Kim Rossi Stuart nei panni del Principe di Salina: “Ho letto il libro in modo puro e ho visto in lui qualcosa che mi riguardava profondamente”.
E poi storie con protagonisti personaggi irregolari le cui vite nel segno dell’eccesso e della trasgressione appaiono come uno strumento fortissimo per interpretare i temi del presente: Supersex con Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi, per la regia di Matteo Rovere (“un ritratto sfaccettato di questo personaggio”), Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni e Vasco: Il Supervissuto: “Mi sono messo in gioco e parlo in prima persona. Dentro ogni episodio c’è un intenso lavoro interiore. Mentre mi raccontavo sono tornati a galla i momenti belli e quelli brutti, quelli importanti e quelli meno importanti. Il titolo della canzone è Gli sbagli che fai perché io sono quel che sono anche grazie agli sbagli che ho fatto. Ma rifarei tutto. Niente è impossibile”. In programma anche il nuovo film d’animazione Leo, in uscita il 21 novembre, con Edoardo Leo (“onorato di fare questo progetto trasversale che può interessare sia i grandi che i piccini”) al doppiaggio su un’esausta lucertola settantaquattrenne intrappolata nella stessa classe di una scuola della Florida in compagnia di una tartaruga.
Tra i titoli già annunciati: Sara di Carmine Elia con Teresa Saponangelo e Claudia Gerini dai romanzi omonimi di Maurizio de Giovanni. “Sono un personaggio anticonvenzionale, una donna chiusa, respingente con molte problematiche”, dice Teresa Saponangelo. E la Gerini: “Interpretiamo due donne speculari che si guardano negli occhi e si capiscono. Sono soldatesse. C’è una grande sorellanza tra loro”. La vita che volevi di Ivan Cotroneo con Vittoria Schisano. “Una storia con una protagonista femminile forte e indipendente e transgender. Una storia importante di due amiche che si ritroveranno dopo quindici anni, una storia toccante piena di sentimenti e di rivelazioni con l’idea che l’autodeterminazione sia il sinonimo della felicità e che bisogna difendere chi siamo di fronte al mondo”, dice il regista. Inganno di Pappi Corsicato con Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti, storia che si svolge in un hotel in Costiera Amalfitana e Nuova Scena-Rhythm+Flow Italia, la competizione musicale del mondo rap, con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain alla ricerca dei protagonisti che segneranno la nuova scena rap italiana, con un premio in palio per il vincitore di 100.000 euro.