Roma, 21 Luglio (red. Cin.)- Oltre mille firme in poche ore e piena adesione delle sigle più rappresentative dell’associazionismo cinematografico -alle quali si uniscono oggi anche i Giornalisti Cinematografici SNGCI – chiedono garanzie di piena autonomia e continuità al CSC che un emendamento della Lega -contestato anche in una vivace assemblea pubblica- rischierebbe a breve di compromettere.
Si tratta di un provvedimento firmato dai deputati Igor Iezzi, Simona Bordonali, Laura Ravetto e Alberto Stefani inserito tra le righe del decreto Giubileo che rivoluzionerebbe – se approvato- il progetto editoriale e di gestione dell’attuale gerenza del Centro Sperimentale anticipando, tra l’altro, di un anno e mezzo la scadenza delle nomine dirigenziali, a comminciare dalla Presidenza affidata a Marta Donzelli e dalla composizione dell’attuale Cda in carica.
Una decisione che l’assemblea pubblica promossa dagli studenti ha respinto convocandosi in ‘presidio permanente’ perché, come si legge nello striscione che già campeggia sull’ingresso della Scuola di Cinema più antica e prestigiosa d’Italia “La cultura non si lottizza e Il Csc non si lega”.
In attesa della discussione prevista per martedì il cinema italiano chiede il ritiro dell’emendamento che prevede «entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione», di azzerare l’attuale dirigenza con due anni di anticipo sulla scadenza fissata nel febbraio 2025: con la Presidente – che, come già ricordato, e’ la produttrice Marta Donzelli- il Cda è composto da Cristiana Capotondi, Valentina Gemignani, Guendalina Ponti e da Andrea Purgatori, (scomparso in questi giorni).
Con il decreto il Csc contesta la decisione di affidare il suo futuro ai ministeri della cultura, dell’istruzione e dell’economia, che sarebbero affiancati anche da rappresentanti di quelli che finora non erano di nomina del ministro. “Le università, così come gli spazi della formazione, devono essere invece liberi da ingerenze della politica” ha ribadito il dibattito dell’assemblea alla quale hanno dato solidarietà tra gli altri Marco Bellocchio, Stefano Accorsi, Paola Cortellesi, Anna Foglietta, Claudia Gerini e tanti altri, tra i quali i 100autori – Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva e WGI – Writers Guild Italia che in un comunicato congiunto chiedono che l’emendamento sia ritirato.
“Stiamo parlando di una delle più prestigiose scuole di cinema del mondo, punto di riferimento italiano e internazionale, che genera arte e talenti” si legge nella nota. “La sua autonomia dev’essere un valore da preservare e per questo riteniamo inammissibile il tentativo di cambiare una governance che sta ottenendo risultati straordinari anche sul piano occupazionale. Nell’emendamento di mezza estate che speriamo rimanga solo un brutto sogno, si prefigura un azzeramento degli attuali vertici del Centro stesso, si ipotizza un Comitato scientifico di nomina politica, remunerato, si interviene su struttura, compiti e funzioni” No, insomma, ad un emendamento, dicono gli Autori, “già ritenuto inammissibile in passato, che tocca un’istituzione simbolo di tutto il cinema italiano”.