Roma, 28 giugno- Tra i progetti che ricevono un sostegno del Fondo altoatesino anche cortometraggi e documentari, come l’ultimo lavoro di Reinhold Messner che indaga su ciò che si nasconde dietro la prima ascensione del K2 del 1954. Previsti circa 77 giorni di riprese in Alto Adige. Alla 2a call del 2023 IDM Film Commission Südtirol finanzia dieci nuovi progetti, di cui sei provengono dall’Italia, due dalla Germania, uno dall’Austria e uno dalla Gran Bretagna.
La loro realizzazione coinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione. Sono previsti circa 77 giorni di riprese sul territorio.
Le produzioni di molti dei lungometraggi e documentari che saranno realizzati adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.
Progetti finanziati in fase di produzione
Riceve un sostegno in fase di produzione la serie tv La valanga azzurra (titolo provvisorio) diretta da Giovanni Veronesi – che firma la sceneggiatura insieme con Domenico Procacci e Lorenzo Fabiano – prodotta da Fandango. Cos’era lo sci alpino negli anni ’70? Ma soprattutto, cosa rappresentava la nazionale italiana di sci in quegli anni? Due domande che non possono che intrecciarsi in un’unica risposta: un successo delle dimensioni e della forza di una Valanga, che non poteva che essere “Azzurra”, il Blu come il colore della squadra, che diventerà la più forte della storia italiana, cambiando per sempre la storia dello sport nel Paese. Un uragano sportivo, che la regia di Giovanni Veronesi farà rivivere attraverso le voci dei protagonisti, aneddoti, retroscena e immagini dell’epoca.
Sostenuto in fase di produzione il dramma storico scritto e diretto da Nick Hamm, Wilhelm Tell (titolo provvisorio), una produzione Svizzera, Italia e Gran Bretagna, prodotto da Freeturn e Tempo Productions, affiancate dalla società Groenlandia di Matteo Rovere come produzione esecutiva. Il film è incentrato sulle vicende che hanno interessato la vita del leggendario eroe svizzero Guglielmo Tell, intorno al 1300, negli anni in cui gli austriaci opprimevano e saccheggiavano il popolo elvetico e la loro terra.
Di produzione austriaca – Amour Fou Vienna in co-produzione con la belga Take Five – è Happyland (titolo provvisorio) il nuovo film della regista e sceneggiatrice altoatesina Evi Romen, insignita con 9 nomination e 3 premi agli Austrian Film Awards nel 2021. Come nel suo precedente Hochwald (Why not you), anche in questo nuovo progetto la Romen propone una storia di “andata e ritorno” ambientata in un piccolo paese. La protagonista è una donna di circa quarantacinque anni che dopo una carriera come musicista a Londra torna nel suo paese d’origine e incontra i fantasmi della sua giovinezza, i membri della sua ex band.
Riceve un finanziamento in produzione anche Woodwalkers (titolo provvisorio) di Damian John Harper, scritto da David Sandreuter e prodotto dalla tedesca blue eyes Fiction, in co -produzione con la altoatesina Filmvergnuegen e l’austriaca Dor Film. Il progetto è un family fantasy con protagonista Carag, un mutaforma metà umano e metà leone di montagna, cresciuto nelle terre selvagge delle Montagne Rocciose con la sua famiglia adottiva umana, alla quale nasconde la sua vera identità.
A chiudere il cerchio dei progetti sostenuti da IDM in fase di produzione, due documentari: il nuovo lavoro scritto e diretto da Reinhold Messner, K2 – Der große Berg (titolo provvisorio) e prodotto dalla altoatesina Dolomites e Smach (titolo provvisorio) di Timian Hopf, prodotto dalla tedesca Michael Kalb Filmproduktion.
K2 – Der große Berg racconta – attraverso materiale d’archivio e scene di ricostruzione storica – la prima ascensione del K2, la seconda montagna più alta del mondo, da parte di una spedizione italiana nel 1954: Messner si mette sulle tracce del grande sconfitto della spedizione, Walter Bonatti, che subì in quell’occasione una serie di accuse e tentativi di discredito proprio da parte dei suoi compagni. Sempre in alta quota saranno realizzate le riprese di Smach, che prende il titolo da un progetto che riunisce per una settimana un gruppo di artisti provenienti da tutto il mondo per realizzare delle sculture e installazioni progettate appositamente per fondersi, in modo surreale, nello spettacolare paesaggio delle Dolomiti.
Progetti finanziati in fase di pre-produzione
Ricevono il sostegno in fase di pre-produzione due progetti. Il lungometraggio Confusia (titolo provvisorio) di Cecilia Bozza Wolf, che torna dietro la macchina da presa dopo aver esordito con Rispet. Sviluppato in Alto Adige durante l’ultima edizione dello Script Lab di IDM RACCONTI, scritto dalla regista insieme con Raffaele Pizzatti Sertorelli e prodotto dalla società di Bolzano Albolina Film, questo nuovo progetto racconta le disavventure di un trio di drag queen, conosciute come Lady Black e le Salamander Sisters, dalla carriera artistica instabile e una vita privata disastrosa, che inaspettatamente hanno la possibilità di recitare in uno spot pubblicitario sulle Alpi. La voglia di vincere e una serie di misteriosi delitti le porteranno a superare i traumi del passato e a riconoscere il valore della sorellanza. E la serie tv di genere thriller Axis (titolo provvisorio) diretta da Sven Bohse e prodotta dalla tedesca Ringel Film sulla storia di un ex neonazista che viene rispedito nella sua zona natale come informatore per prevenire un attacco imminente e salvare segretamente suo fratello. Una missione che lo farà confrontare con alcuni capitoli oscuri della sua vita passata, un mondo arcaico pieno di odio.
Finanziamento alla produzione – Cortometraggi
IDM ufficializza in questa 2a call anche il sostegno a due nuovi progetti di cortometraggio. Una memoria (titolo provvisorio) è diretto da Costanza Lettieri e prodotto dalla società Fantasmagorie Studio di Roma. Gli sceneggiatori, Mario Cirillo e Arianna Rossini, raccontano una vicenda al femminile che attraversa 8 secoli di storia, ispirandosi alla figura di Franca Viola, la giovane donna che per prima in Italia rifiutò il matrimonio riparatore nella Sicilia degli anni ’60. L’altro si può definire una sorta di breve documentario bilingue, dal titolo provvisorio Moussa & Rita, del regista Andrea Costa, che insieme a Irene Reiserer sviluppa una storia che parla di immigrazione, accoglienza, solidarietà e famiglia. A produrlo la TAKT FILM di Bolzano.