Roma, 29 Maggio (G.Lucc.)-. Tutti film premiati a Cannes 76 hanno già una distribuzione italiana. Anatomie d’une chaute di Justine Triet sarà in sala con Teodora Film la prossima stagione e The zone of interest di Jonathan Glazer uscirà il 25 gennaio per I Wonder Pictures. Aki Kaurismaki, Tran Anh Hung, Wim Wenders e Kore-eda Hirokazu sarammo in sala con Lucky Red e il film del regista turco Nuri Bilge Ceylan, About dry glasses, sarà distribuito in Italia da Movies Inspired. Sono storie molto diverse tra loro, ciascuna con un taglio che unisce il cinema d’autore alla suggestione dei generi o alla rilettura della Storia.
Anatomie d’une chaute di Justine Triet è per esempio un thriller legale e psicologico che scava nei segreti di una famiglia isolata dal mondo in uno chalet sulle Alpi francesi. Il film ha conquistato la Palma d’Oro alla 76esima edizione del Festival di Cannes. The zone of interest di Jonathan Glazer, film vincitore del Grand Prix della Giuria, liberamente ispirato all’omonimo libro di Martin Amis, scomparso proprio pochi giorni fa, è la storia di una famiglia tedesca che vive la propria quotidianità all’interno della così detta area di interesse (Interessengebiet) di circa 25miglia attorno al campo, volutamente ciechi dell’orrore che si sta consumando al di là del muro che li divide. Girato a Auschwitz, il film del regista britannico ha per protagonista il comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, due personaggi veramente esistiti. Höss fu uno dei protagonisti del processo di Norimberga e venne condannato a morte dopo il processo a Varsavia.
Il Premio della giuria è andato a Les feuilles mortes di Aki Kaurismaki, una commedia sentimentale sull’incontro tra la single Ansa, scaffalista con un contratto a zero ore in un supermercato, e l’altrettanto solitario lavoratore Holappa, con dei problemi d’alcolismo.
Il Premio per la regia è stato vinto da Tran Anh Hung per La passion de Dodin Bouffant. Un film drammatico e storico francese ambientato nel 1885 che racconta la storia d’amore tra una cuoca, interpretata da Juliette Binoche, e il buongustaio per cui lavora, il signor Dodin Bouffant, l’attore Benoit Magimel. Il premio per la migliore sceneggiatura è stato vinto da Sakamoto Yuji per Monster di Kore-Eda Hirokazu. Un film sulle dinamiche relazioni, familiari e istituzionali tramite lo scontro fra l’individuo e l’istituzione familiare e scolastica per rappresentare il concetto di verità che condiziona emozioni e comportamenti.
Il Premio per la migliore interpretazione maschile è stato vinto da Koji Yakusho per il film Perfect days di Wim Wenders. L’attore giapponese veste i panni di Hirayama che lavora come addetto alle pulizie dei bagni a Tokyo. L’uomo sembra felice della sua vita semplice e nel tempo libero si dedica alle sue pasioni: la musica e i libri. Una serie d’incontri svelano qualcosa in più sul suo passato. Il Premio per la migliore interpretazione femminile è stato vinto da Merve Dizdar per il film About dry glasses di Nuri Bildge Ceylan. L’attrice è un’insegnante che incontra il protagonista Samet (Deniz Celiloglu), un giovane professore d’arte che sta terminando il suo quarto anno di servizio obbligatorio, in un remoto villaggio dell’Anatolia. Il primo premio a essere assegnato è stata la Camera d’Or alla miglior opera prima, che va al film Ben Trong Vo Ken Vang (L’arbre aux papillons d’or) di Thien An Pham presentato alla Quinzaine des cineastes.